Argomento dolente, forse perché non produce voti o, almeno, ne produce pochi, pochissimi, quasi nessuno.
Eppure, incentivare la cultura e la possibilità di accesso alla conoscenza serve alle nostre genti molto più di uno stadio, di una strada asfaltata (male) per l’ennesima volta o di una festa di paese, per bella che possa essere.
Comprendono ciò i nostri Amministratori? Sono essi per primi in grado di apprezzare il valore di un libro, di un reperto che risale alle nostre origini, di un manufatto che illustra il cammino dell’arte o dell’ingegno nel tempo?
Mah, che dire...da questo legno, questi strummoli!
Ora bando alle chiacchiere e diamo qualche numero, come da titolo. Nelle prossime edizioni, cercheremo di fornire altri
elementi di riflessione per ulteriori settori di attività, mentre questa uscita è dedicata alle spese per la cultura comprese nei bilanci comunali delle comunità del Nocerino-Sarnese in tabella. La voce biblioteche e musei, comprende le spese sostenute per i servizi bibliotecari e museali del comune, inclusi il pagamento del personale addetto, l’acquisto di libri o altro materiale necessario, la costruzione e manutenzione dei locali, l’organizzazione di eventi e la loro promozione. Naturalmente, poiché tutto è perfettibile, saremmo lieti di pubblicare eventuali rettifiche ai dati qui esposti, se ce ne fossero.
Come si vede, il primo posto è occupato del piccolo comune di Corbara con ben € 15,58 di spesa pro-capite, seguita da Sarno e S.Antonio Abate.
Angri è nella seconda metà della nostra mini classifica con un sesto posto che certamente non le fa onore ma che, magra consolazione, la vede prevalere su Pagani, sua storica concorrente diretta.
Tuttavia per Angri c’è l’aggravante di possedere il più bel maniero dell’intera area presa in esame, struttura che sarebbe l’invidiabile sede sia di una biblioteca, sia di un museo e che i politic...anti dovrebbero fare a gara per accaparrarsi.
Purtroppo pare che coloro che abbiamo mandato al governo di Angri siano insensibili a questo tipo di argomento benché da queste stesse colonne sia partito, sovente, un accorato richiamo ad una maggiore attenzione per la biblioteca e per il museo. Ricordate l’intervista all’assessore Caterina Barba per la biblioteca ed il connesso impegno per la sua riapertura? la città di Angri ancora attende. Ed i ripetuti inviti al sindaco Cosimo Ferraioli a riesumare la dormiente mostra “Una luce per Sarno” che cosa hanno prodotto? il vuoto cosmico.
Eppure, dal primo appello sono passati 336 giorni per la mostra e 366 giorni per la biblioteca.
Sappiamo tutti che sia Barba che Ferraioli non sono i responsabili del deludente sesto posto della città doriana, ma sappiamo anche che non si sono strappati i capelli per migliorare, anzi!
Sono gradite le smentite.