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Je suis un homme

Le contraddizioni di un Credo

Per questo abbiamo prescritto ai Figli di Israele che chiunque uccida un uomo che non abbia ucciso a sua volta o che non abbia sparso la corruzione sulla terra, sarà come se avesse ucciso l'umanità intera. E chi ne abbia salvato uno, sarà come se avesse salvato tutta l'umanità. I Nostri Messaggeri sono venuti a loro con le prove! Eppure molti di loro commisero eccessi sulla terra.

La ricompensa di coloro che fanno la guerra ad Allah e al Suo Messaggero e che seminano la corruzione sulla terra è che siano uccisi o crocifissi, che siano loro tagliate la mano e la gamba da lati opposti o che siano esiliati sulla terra: ecco l'ignominia che li toccherà in questa vita; nell'altra vita avranno castigo immenso, eccetto quelli che si pentono prima di cadere nelle vostre mani. Sappiate, Allah è perdonatore, misericordioso. (V, 32 – 34). 

Vi prego rileggetelo. Avete fatto? Rileggetelo ancora. Lo avete riletto? Sì, c'è scritto proprio questo. Strano vero? Non vi sembra contraddittorio? Ma è così, questo versetto del Corano, dice proprio questo. -... chiunque uccida un uomo che non abbia ucciso ( ... ), sarà come se avesse ucciso l'umanità intera. Oh! ma è qualcosa di meraviglioso! Potrebbe pensare qualcuno. - Anche il Corano parla con la lingua dell'amore. Potrebbe aggiungere qualcun'altro. E poi: - ... coloro che fanno la guerra ad Allah e al Suo Messaggero ... siano uccisi o crocifissi, che siano loro tagliate la mano e la gamba ... Non mi sembra molto coerente e a voi?

L'analisi di tale versetto del Corano, fa rabbrividere e richiama alla mente le immagini dei genocidi umani e cultari messi in atto dai mujahidin negli ultimi mesi. Il Corano, interpretato come shari'ah universale, una legge incorruttibile, una legge che non ammette nessuna eccezione. Il nome di Allah come giuramento per l'esercito e le milizie dello Stato Islamico, che si presenta al mondo con l'abbreviazione di ISIS ( Stato Islamico dell'Iraq e al-Sham ). Che cos'è l'ISIS? Bhè... mi sembra la domanda più lecita. L'ISIS è un gruppo terroristico islamico con sede in Iraq e Siria, nato dal grembo di un'altro gruppo terroristico ,al-Qa'ida , per combattere l'occupazione sunnita-americana dell'Iraq in seguito al rovesciamento del governo di Saddam. Ha attirato i clamori della cronaca a partire dal 2012, quando è intervenuto nella guerra civile in Siria contro il governo totalitario di Bassar al-Asad, con l'unico scopo di elimanare la dittatura del sanguinario al-Asad, quel mostro con baffetti, che si diverte a massacrare bambini e civili ed opprimere ogni personalità contraria al proprio regime a suon di kalashnikov,mirando semplicemente a sottrarre la popolazione siriana dalle grinfie di quel mostro, conquistando il loro paese, sodomizzando le loro donne, uccidendo i loro figli mariti e fratelli, per consentire loro di vivere in una succursale terrestre del mondo di Allah, dopotutto mi sembrano sacrifici tollerabili. Nel 2014 ha ampliato i propri possedimenti, con la conquista di una parte del territorio iracheno ( tra cui la città di Mossul che insieme alla siriana Raqqa sono le città più popolate del nuovo stato islamico ) proclamando la nascita del Califfato. A capo di tale organizzazione c'è Abu Bakr al-Baghdadi, autoproclamtosi califfo il 5 luglio del 2014, nella Grande moschea al-Nuri. Durante la sua prima apparizione pubblica affermo egli stesso: - ... Non sono migliore di voi, non sono più fedele di voi, ma voi dovete seguirmi per attuare la legge di Allah. La motivazione di tutto ciò rimane ignota, ma... è pur sempre il califfo, quindi basta discutere, si fa come dice lui e Allah. Sono realmente una serie minaccia per il mondo? Con quali mezzi tentano di conquistare l'occidente costituendo un enorme stato islamico? Naturalmente ci troviamo di fronte ad una reale e preoccupante minaccia per l'intero mondo, diversamente da quello che dice l'esperto di tecniche belliche Edward Luttwak, che a suo dire si comporterebbero come semplici bambini di fronte ad un esercito formato da veri soldati. L'ISIS è un'organizzazione ben organizzata anche dal punto di vista militare: un esercito vero e proprio è agli ordini di al-Baghdadi, costituito, secondo forti incerte, da quasi 200 mila uomini ( tra di cui anche donne e bambini) che seguono un addestramento di qualche settimana, che seppur non li prepari in modo ideale, li rende ipotetiche macchine per uccidere. Le capacità militare sommate all' aitante arsenale musulmano e l'assente paura della morte, così come afferma Karim Franceschi giovane italiano, accorso a Kobane per alimentare la resistenza curda di fronte gli attacchi islamici, rende l'ISIS una preoccupante sfida per il mondo. Oltre all'abbondante numero di uomini arruolabile entro i confini territoriali del proprio stato ( piu grande del territorio del Regno Unito) , l'ISIS conta altre migliaia di miliziani pronti a battagliare al fine di dilatare i confini del sedicente califfato, nei territori europei, addirittura alcuni dati, parlano anche di decine di italiani convertiti alla fede islamica e pronti a compiere qualsiasi cosa in nome della fede in Allah e nel suo Messaggero. Come fanno a sostenere le spese di un ipotetica guerra? Domanda intelligente... alcune bordate giornalistiche americane hanno rilevato gli introiti islamici provenienti dalla sola vendita del petrolio: circa 2 milioni di dollari al giorno. Sì, avete capito bene, 2 milioni di dollari al giorno, solo dal petrolio. A questi ricavi, vanno aggiunti anche quelli scaturiti da estorsioni e riscatti, ma la principale forma di proventi  dello stato islamico è la sovvenzione di numerosi paesi del Medio Oriente, su tutti il  Qatar, l' Arabia Saudita, il Kuwait e soprattutto la Turchia. Indirettamente, voi forse non ci crederete, ma anche gli stati europei e importanti stati extra-europei ( come gli Stati Uniti d'America ) finanziano questa preoccupante realtà, rendendo l'ISIS il gruppo terroristico più ricco della storia. Come sono diventati da semplice setta a un gruppo potenzialmente micidiale per il mondo? Complimenti, siete molto accorti a ciò che sto dicendo, altra domanda intelligente. Bhè semplice... facendosi pubblicità, come un qualsiasi marchio di automobile o un qualsiasi telefilm. Degno del miglior Goebbels, l'ISIS facendo ampio uso di filmati, riviste, info point, e migliaia di tweet e video su you tube, postati  quotidianamente, si sta impossessando del web, attraverso una curata strategia comunicativa, che usufruisce delle immagini come potente mezzo di reclutamento sui giovani e sui musulmani che vivono all'estero, che storditi dal mito della grandezza di Allah, sono pronti a tutto. Non a caso i filmati jihadisti, assumono fattezze di  colossal hollywoodiani o di un qualsiasi video-games: proprio  come se la morte, la guerra, il sangue, la rovina potessero avere un trailer o una prefazione. A cosa puntano? No, a questa domanda non so rispondervi; sì, lo so che è la domanda più semplice, la più banale, ma realmente non so rispondervi e forse neanche il mondo è in grado di farlo. Nel mese di dicembre, il New York Times, ha pubblicato un significativo commento del generale Michael Nagata, comandante delle operazioni statunitensi in Medio Oriente, che riassume perfettamente le perplessità che il mondo stesso ha nei riguardi dello stato islamico: << Dobbiamo sconfiggere l'idea, ma non abbiamo nemmeno capito l'idea>>. Probabilmente i mujahidin credono di essere una figura chiave per un imminente apocalisse, dei veri e propri profeti, successori di Maometto e promulgatori della sacra legge di Allah, ma uccidere in nome di Dio o Allah, che dir si voglia, come ha affermato lo stesso Santo Pontefice, è una bestemmia: la morte non ha giustificazione e nessun dio sarebbe pronto a chiedere ai propri fedeli di uccidere, decapitare, maltrattare, torturare, violentare, crocifiggere altri uomini, anche se quest'ultimi siano degli "infedeli". Il mondo piange i morti parigini, quelli siriani, iracheni, curdi e la storia grondante di sangue sta scrivendo una delle pagine più nera della propria esistenza. Je suis a Paris! No, je suis le monde, je suis la vie, je suis un homme... malheureusement!

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